Cardinale Ernest Simoni

Domenica scorsa, 13 agosto 2023, ho avuto la possibilità di partecipare ad una Santa Messa che il Cardinale Ernest Simoni ha celebrato nel Santuario della Madonna di Bocca del Rio a Baragazza BO e perfino di essere da lui brevemente ricevuto poco prima che celebrasse…

Testimone vivente del Vangelo

Chi non conoscesse il cardinale, con una breve ricerca in rete, può leggere della sua vita, dei 18 anni trascorsi nel duro carcere, condannato dal regime comunsita albanese ai lavori forzati (per due volte anche a morte senza che provvidenzialmente la condanna fu eseguita) e una volta liberato costretto a lavorare ancora per nove anni nelle fogne di Scauri, fino alla liberazione definitiva avvenuta contestualmente agli avvenimenti successivi al crollo del muro di Berlino.

Non potevano farlo santo perché grazie Dio è ancora vivo, è stato fatto cardinale da papa Francesco che ne ascoltò commosso la sua testimonianza durante uno dei suoi viaggi apostolici, in Albania a Tirana nel 2014.

Incontrare un santo

Nell’incontrarlo, consapevole di incontrare un santo, gli ho potuto accennare brevemente alle attività che intendiamo fare anche come Assisi nel Vento,

e parlargli del Santuario di Maria Rosa Mistica di Montichiari, santuario che visitai la prima volta già negli

anni 80 con Franca Cornado incontrando la sua amica Pierina Gilli la confidente,

figlia spirituale di fra Giustino Carpin, che vide proprio in quel luogo la Madonna.

A Montichiari il Cardinale Ernest Simoni il presule ha celebrato proprio lo scorso 30 luglio 2023

ed è li che ho potuto vederlo per la prima volta.

Il presule ha scelto come motto del suo stemma cardinalizio ‘Il mio cuore trionferà’

con riferimento al cuore immacolato di Maria e alla promessa che Ella ha fatto ai tre pastorelli di Fatima,

mi ha dato un bel consiglio spirituale che giro a tutti voi: pregare, pregare senza interruzione…

Consiglio che mi ha fatto pensare sia ai Racconti di un Pellegrino Russo,

che invita a ripetere senza smettere mai l’invocazione al nome di Gesù

“Signore Gesù Cristo abbi misericordia di me’

che alla spiritualità dell’Opus dei vedi punto 116 di Gesù che Passa…

La vita cristiana deve essere vita di preghiera incessante, sforzandoci di stare alla presenza di Dio dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina. Il cristiano non è mai un solitario, perché vive in una continua intimità con Dio, che è vicino a noi e nei Cieli.

Di seguito la playlist contenente la sua la sua benedizione, il saluto del parroco e la sua omelia.

Fedeltà al papa

Ho voluto aggiungere questa sorta di Post Scriptum, per citare il cardinale Ernest Simoni come esempio di fedeltà al papa, a Papa Francesco in questo periodo che un giorno sì e l’altro pure è diventato di moda attaccare il papa e minare l’unità della chiesa in nome di una presunta ortodossia di persone più pure di noi.

Come si vede anche in questo breve filmato, il cardinale che usa spesso citazioni in latino, che invita a lucrare le indulgenze secondo un’antica tradizione ecclesiale, è legato a Fatima (come il nostro gruppo ‘Assisi nel Vento’ nato ad Assisi nel centenario delle apparizioni mariane) e alla devozione al cuore immacolato di Maria, che gli ha dato forza di sopravvivere alle persecuzioni subite in Albania dal regime comunista allora al potere, è molto unito a Papa Francesco che lo ha voluto creare cardinale nonostante la sua età molto avanzata.

Il Lievito dei Farisei

Proprio oggi mi è capitato di rispondere ad un aderente al sedevacantismo (vedi qui o in questa pagina) presente in rete, non è il solo che usa la rete per attacare Papa Francesco, sono in tanti…

Talvolta si comincia con l’asserire che il vero papa è papa Benedetto XVI e non papa Francesco, poi si fa notare che su certi argomenti come i migranti ad esempio, quello che dicevano i papi è pressoche simile, e alla fine si fa accettare che da Giovanni XXIII in poi i papi sono tutti illeggitimi compreso papa Benedetto XVI che del Concilio Vaticano II è stato una delle anime più ferventi.

Per non cadere nella trappola bisogna accogliere l’invito di Gesù

‘Guardatevi dal lievito dei farisei!’ Mc 8,15

I farisei infatti si ritenevano, i puri, i separati dagli altri, e il loro insegnamento che credeva negli angeli e nella resurrezione era pure una cosa buona se San Paolo non esita a definirsi fariseo e figlio di Farisei At 23,6.

Ciò che non era buono era il loro sentirsi migliori degli altri, loro già santi, gli altri peccatori e quindi incapaci di capire un Messia che non cercava loro, anche se in realtà li cercava visto che accettava i loro inviti a cena come le dispute con loro in pubblica piazza, ma cercava i pubblicani, le prostitute, i lebbrosi, i poveri tutti coloro da cui si separavano in nome della purezza della loro osservanza della legge, della loro religione.

Un lievito insidioso da cui guardarsi, una delle tentazioni in cui, chi fa un cammino di fede cade facilmente, quella di sentirsi buono, migliore degli altri, etc.

Tentazione in cui una volta caduti è veramente difficile venirne fuori.

Claudio Pace 15 agosto 2023

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